Si era detto "risalire in sella"... e così sia. Salutati Max e Francesca (grazie davvero per l'accoglienza, ragazzi, mi avete fatto sentire uno di casa) lascio Zurigo, questa straordinaria città che ho tanto imparato ad apprezzare, e dirigo verso nord.
La giornata è spettacolare, luminosa e tersa, il cielo è altissimo e il motore del Transalp quasi canta ... esco appena possibile dall'autostrada per perdermi tra le stradine della campagna svizzera e i suoi borghi, verso le cascate sul Reno. Mi fermo ogni pochi chilometri a scattare qualche foto, e mi accorgo di non fare nessuna fatica a stare nei limiti di velocità: non ho nessuna fretta, e ogni intenzione di godermi il viaggio.
Arrivato a Neuhausen, visito le cascate... impressionanti, se non per il salto, per la massa d'acqua e la bellezza della valle. Dubito che le foto possano rendere lo spettacolo, e quel che si prova a sentirne il rombo e la pressione sulla pelle... ma io ci provo ugualmente e cocciutamente. :)
Dopo un pranzo a base di specialità del posto (carpa fritta... con le mandorle! Mica male!) riparto valicando subito il confine tedesco e, sempre schivando le autostrade, attraverso Triberg "capitale mondiale degli orologi a cucù" (così dicono loro... ma gli svizzeri saranno d'accordo? :) ) e l'intera foresta nera (altra zona paesaggisticamente bellissima) per poi, valicato il secondo confine del giorno, concludere la tappa a Strasburgo. Qui un po' pago lo scotto di viaggiare "come viene", e mi ci vogliono un paio d'ore a trovare un posto, dovendo pure far ricorso al mio scarsissimo francese. Ma alla fine un hotel fuori mano lo combino... costa poco ma non è neanche male. E poi domani si riparte.
Km percorsi... non ho guardato :D Aggiorno domani.
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