giovedì 26 agosto 2021

Giorno 11: Saint Priest - Udine

Ormai siamo in piena fase di rientro, quindi sveglia, colazione (l'ultimo croissant francese... sigh!) e partenza. E' tutta un'unica sparata di autostrada, con pause solo per nutrire la moto e il pilota... belli i panorami sul versante alpino francese, che consentono qualche ultima foto, ma poi, dopo il lunghissimo Frejus, sono solo 3 corsie di traffico e camion fino a casa.

E anche questa avventura si è conclusa... belli i posti, bellissima come sempre la gente incrociata più o meno per caso (turisti, gestori di locali, frati, studenti, pellegrini, archeologi, famiglie...) ma sempre disponibilissima a una chiacchiera in qualsiasi lingua si riesca ad arrabattare. E' bello sapere che il mio francese e addirittura il mio spagnolo riescono almeno a non farmi morire di fame o di sete (Una cerveza, por favor! :) ).

A voler proprio trovare un problema, qualche tappa un po' troppo tirata... è un viaggio che avrebbe meritato almeno qualche giorno in più... ma quale bel viaggio non lo merita?

Concludo con le percorrenze chilometriche, che ho postato solo qua e là

Giorno 1: Jesolo - Torrile 256km
Giorno 2: Torrile - Bergolo 435km
Giorno 3: Bergolo - Seyne 278km
Giorno 4: Seyne - Aix-en-Provence 340km
Giorno 5: Aix-en-Provence - Pau 569km
Giorno 6: Pau - Pamplona 187km
Giorno 7: Pamplona - Burgos 222km
Giorno 8: Burgos 40km
Giorno 9: Burgos - Dax 363km
Giorno 10: Dax - Saint Priest 720km
Giorno 11: Saint Priest - Udine 823km


... per un totale di 4233km decisamente ben trascorsi, che si sommano a GB e GB di foto abbastanza malriuscite. ;)
E ora non resta che... pianificare il prossimo viaggio!


Ebbene sì... ecco il robot con la mia acqua da mezzo :)
Cartolina dalle Alpi francesi


mercoledì 25 agosto 2021

Giorno 10: Dax - Saint Priest

La mattinata mi trova non proprio riposatissimo, dopo aver combattuto gran parte della notte contro un nugolo di zanzare entrate da una finestra lasciata incautamente aperta (e averle sterminate tutte). Faccio comunque un rapido giretto del centro di Dax, per le ultime foto, gli ultimi souvenir e l'ultimo "vero" croissant. Apro una parentesi: com'è che i nostri migliori pasticcieri non riescono a fare un crossaint che stia al pari con quel che in Francia si trova dal più scalcinato panettiere di paese? Lascio ai posteri la sentenza e intanto mi ingozzo di tutte le varianti, dal burro (yummm) al cioccolato, e ne prendo pure un paio salati per il pranzo.

Sì perchè adesso è tutta autostrada e si tira al massimo, quindi avere già il pranzo con se non va male... il traffico attorno a Bordeaux è infernale, ma riesco a zigzagare via e da lì è un unico volo fino a Lione, con i panorami che lentamente cambiano, ma restano molto belli, complice un'autostrada che viaggia tra i 600 e i 1000 metri, praticamente tutta in montagna.

Esco da Lione e dalle sue 12 corsie di caos, e incoccio in un nuovissimo "smart hotel"... tutto iperconnesso, decine di prese USB e caricatori a induzione ovunque, QR code per fare ogni cosa e addirittura un robottino che si occupa autonomamente del room service! E adesso vuoi non provare a ordinargli qualcosa? :)


Dax: scorci del centro


martedì 24 agosto 2021

Giorno 9: Burgos - Dax

Allo spuntare dell'ennesima giornata fresca e soleggiata di questo meteorologicamente fortunato viaggio, tocca cominciare a pensare a girare la moto indietro verso l'Italia. Non prima però di aver riprovato alla Sierra de Atapuerca (che oggi è aperta) per vedere se si può rimediare una visita in qualche modo. Gentilissimi, mi spiegano che, certo, si può visitare il sito, basta prenotare una settimana prima (argh!) Quando però scoprono che sono solo io, mi infilano nel prossimo gruppo in visita, a cui si è liberato UN posto. Il bello di essere uno... :)

Bella la visita (ma avrei pagato una cifra per poter dare anche una sola picconata di persona) e bella, anche se solo di sfuggita l'ultima tappa del viaggio, a San Sebastian, sul mare. Solita folla di vacanzieri, ma comunque vale la pena di fare quattro passi e un aperitivo nelle caratteristiche calli.

E poi... è solo autostrada. Attraverso il confine francese e mi fermo a Dax... un posto valeva l'altro, ma questa, scopro, è un'antica città termale. Magari domattina riesco a fare ancora qualche foto, nel frattempo, ultima razione di birra e tapas, questa volta in versione francesce, con foie-gras!


La complessa stratigrafia della Gran Dolina di Atapuerca
Gli irriducibili baschi
Sulla spiaggia a San Sebastian


lunedì 23 agosto 2021

Giorno 8: Burgos

Oggi giornata turistica, si visitano Burgos e i dintorni, ed è d'obbligo partire con la cattedrale... una cosa assolutamente mostruosa sia per l'estensione, che per quantità e sfarzo dei decori dei più diversi stili ed epoche. Roba da far girare la testa e consumare la macchina fotografica... una volta fuori urge prendere una boccata d'aria gironzolando per le bellissime vie del centro, verso il museo di Burgos.

E qui la brutta sorpresa: a quanto pare il Lunedì i musei sono chiusi. Tutti, quindi anche il museo dell'evoluzione umana e (come scopro più tardi) il sito di Atapuerca. Poco male, tutto sommato... prendo la moto e in pochi minuti sono di nuovo all'abbazia di San Pedro de Cardeña, per una visitina allo spaccio del monastero (Domenica chiuso ma oggi aperto) e un terzo giro di birra del posto, che a dire il vero sembra migliorare ogni volta che l'assaggio. Tornando verso la città, incappo pure in un antichissimo convento di frati certosini (Cartucha de Miraflores)... il posto è davvero molto bello, però i certosini non fanno la birra... :(

Alle fine, saltati i musei, mi resta il tempo per un lungo giretto di aperitivi lungo le viuzze del centro... quasi quasi meglio così.

km (in moto): 40


Una MANIGLIA della cattedrale... immaginarsi il resto
La cattedrale: dettaglio
I sobri arredi della cattedrale
... e quelli della Cartucha de Miraflores
El Cid!


domenica 22 agosto 2021

Giorno 7: Pamplona - Burgos (Cardeña)

Pamplona, vivacissima di Sabato sera, la Domenica mattina... dorme! E così esco da una città pressoché deserta, in una mattina serena ma con un bel vento fresco, che rende piuttosto gradevole guidare anche sotto il sole a picco: destinazione Burgos e il Monastero di San Pedro de Cardeña.

Come tante altre volte, il motivo (la scusa) del viaggio è andare a degustare sul posto la birra trappista... questa volta la meta finale è interessante per vari motivi: Burgos è la città del Cid Campeador (personaggio storico che mi sempre affascinato) e il monastero è proprio dove il Cid è stato sepolto. Aggiungiamoci una cattedrale famosissima e (come scopro finendoci praticamente addosso per caso), la zona paleoantropologica di Atapuerca, con la celebre Sierra de los Huesos... c'è di che fermarsi almeno per un paio di giorni.

Il viaggio è gradevole tra colline coltivate a grano, uliveti e paesetti delle case bassissime, ma in un attimo sono già a San Pedro... e questa volta il monastero è visitabile, anzi ci sono addirittura dei tour guidati con un monaco trappista che spiega l'architettura e i reperti, ma anche qualche retroscena della vita monastica. Immancabile il baretto davanti all'abbazia, che consente una doppia degustazione di Cardeña, prima e dopo la visita (per non sbagliare) con varie sfiziosità locali.
Non la migliore tripla in circolazione, ma all'altezza della tradizione.

Lasciato il monastero, dirigo verso Burgos (sono pochi minuti), checkin all'hotel, bucato, e sono fuori per un giro notturno... paella e cerveza, per finire in gloria!


L'enorme monastero
Bicchiere sbagliato ma birra giusta
Qui riposano El Cid e Donna Jimena
Notte a Burgos


sabato 21 agosto 2021

Giorno 6: Pau - Pamplona

A proposito del clima atlantico, la sorpresa del mattino è un cielo plumbeo che minaccia pioggia da un momento all'altro. In realtà la minaccia non si concretizza mai, e così si possono affrontare i Pirenei senza pensieri, se non una luce un po' così per le foto.

Il lato francese richiama davvero la Baviera: alture tondeggianti, boschi, prati di un verde brillantissimo e perfino le nuvole basse e la leggera foschia... e anche dal punto di vista della guida è una meraviglia, con dolci saliscendi e tornanti morbidi. La zona è piena di vecchi borghi, ognuno con la sua attrattiva... qua un vecchio castello, là una fiera di formaggi locali, a Oloron perfino una cattedrale patrimonio Unesco. Peccato non potersi fermare ovunque, ma faccio del mio meglio... e così senza quasi rendersene conto (e nonostante un valico chiuso causa Covid), arrivo in Spagna e... nel nulla, visto che il passo è inghiottito da una nuvola bassa e non si vede a un metro!

Poco male, è un attimo, al di là il sole brilla fortissimo e i panorami sono improvvisamente quelli tipici spagnoli: macchia rada, cespugli, e terra bruciata dal sole. La strada è ormai (letteralmente) in discesa e in un attimo arrivo a Pamplona. Una visita notturna al centro storico (a tratti un po' malmesso ma molto caratteristico) mi rivela che si tratta di una vivacissima città universitaria, invasa da migliaia di ragazzi.
Per fortuna che il mio hotel è fuori dal centro...qua di dormire non se ne parla proprio. :)


I pirenei: panorama dal lato francese
I pirenei: panorama dal lato spagnolo
La cattedrale di Oloron (dettaglio)
La vivacissima Pamplona


venerdì 20 agosto 2021

Giorno 5: Aix-en-Provence - Pau

Si era detto di spingere, e così sia. L'idea è di fare un'unico tiro di autostrada fino alle pendici dei pirenei, traffico permettendo. E in effetti il traffico è fastidioso, almeno all'inizio con numerosi incolonnamenti, in cui cerco di cavarmela zigzagando, se non fosse che le borse mi rendono più largo di un Goldwing...

All'altra corsia (che porta VERSO la costa azzurra in un venerdì d'Agosto) va comunque molto peggio. mentre per me, passate Arles e Tolosa, le macchine diradano; a questo punto ci si ferma solo per fare benzina (e un paio di foto giusto per rompere la monotoni) e non resta che prenderla calma e guardare il territorio che cambia lentamente...

A proposito di territorio, l'arrivo sui primi Pirenei lascia un'impressione curiosa: colline boscose, pascoli di erba verdissima, mucche in giro e fattorie coi tetti a punta... mica sarò finito in Baviera? Domani vedrò di persona fin dove arrivano le somiglianze...

Un'ultima nota: la simpaticissima direttrice dell'albergo mi informa che qui è "il primo giorno d'estate, finalmente il sole!"... eggià, perchè, a pensarci, qui siamo in un'altra zona climatica: in un solo giorno sono passato dal Mediterraneo all'Atlantico. Mica male.

km percorsi oggi: 569


Oggi va così
Panorama vicino a Carcassonne
Clandestino a bordo!


giovedì 19 agosto 2021

Giorno 4: Seyne-les-Alpes - Aix-en-Provence

Dopo una nottata freddina, col primo sole si sbaracca tutto e si va, verso le gole del Verdon, così decisamente raccomandate da Ale e Silvia. E a dire il vero, l'idea sarebbe stata quella di fare un giro di una mezza giornata... ma è impossibiile!

A parte che l'estensione è enorme (tra il tratto alto, quello basso, laghi, ramificazioni, ecc. sono centinaia di km), ma poi c'è davvero tutta la Provenza. Il paesaggio alpino, tra tornanti di montagna e dirupi incredibili che sembrano scaraventati lì da qualcuno; le colline più dolci, fitte di boschi e che si aprono improvvisamente su canyon lunari, o che declinano verso i laghi arricchendosi di ulivi e lavanda. E poi laghi, spiagge, e borghi arrampicati su costoni di roccia... e in mezzo il Verdon, che ha creato tutto questo spettacolo, ma alla fine fa capolino solo qua e là, in fondo alle gole ed è meglio non passare troppo tempo a guardarlo, perché la strada curva, sale, scende, a volte quasi si avvita e si attorciglia, e non è il caso di distrarsi.

E così passo tutta la giornata a guidare su e giù dalle vallate delle zona, e a scattare centina di foto, salvo una pausa in un incredibile ristorante che ha creato una cascata artificiale al solo scopo di rinfrescare una serie di amache messe gratuitamente a disposizione dei motociclisti. Genio puro!

Verso sera, lascio la zona e punto dritto verso Aix dove è più facile trovare un pernotto e ripartire domani direttamente in autostrada... mi sto divertendo tantissimo (devo aver fatto più tornanti negli ultimi 3 giorni che in tutte le ferie precedenti messe insieme ;) ) ma di questo passo in Spagna ci metterò un mese ad arrivarci. Bisogna spingere un po', domani provvederemo.


Quelli delle ferrovie francesi sono delle sagome...
L'ingresso nelle gole
Bellissimo il lago di St. Croix... ma che ingorgo!
Queste sì che sono strade...


mercoledì 18 agosto 2021

Giorno 3: Bergolo - Seyne-les-Alpes

Avvio di giornata con robustissima colazione a base di prodotti delle Langhe e raffica di foto all'incantevole Bergolo: "il borgo più piccolo d'Italia", così dicono... non saprei ma di sicuro meritava una visita. E' anche un punto di partenza perfetto per un giro delle Langhe, e così vola la mattinata, in un dolce saliscendi tra le colline, vigneti e campi di nocciole, punteggiato da panorami tali che è impossibile non fermarsi a fare qualche foto ogni poche curve.

Il tutto, finalmente, senza essere affogato in una torma di gitanti ed escursionisti, anzi è sorprendente che luoghi così belli se li goda al massimo qualche sparuto ciclista... e a dire il vero per la prima mezz'ora un (1) bimbo in mountain bike resta l'unica anima viva che incrocio.

Decisamente più trafficato, nel primo pomeriggio, il col della Maddalena. Già, perché nel frattempo la decisione fondamentale è presa: si valica e si prova il viaggio all'estero. E così, in mezzo a un nugolo di motociclisti a caccia di tornanti (io avrei già dato, ma perché no...), attraverso il confine e arrivo nell'alta Provenza. Dirigo la moto verso il parco nazionale del Verdon, finchè non incoccio un simpatico campeggio all'altezza di Seyne, dove piantare, letteralmente, le tende.


Bergolo
Le Langhe
Alta Provenza, paradiso degli sport estremi


martedì 17 agosto 2021

Giorno 2: Torrile - Bergolo

Un qualche temporale notturno deve aver rinfrescato l'aria, perché al mattino la giornata si annuncia fresca e luminosa e sembra proprio perfetta per viaggiare. Rotta quindi verso le Cinque Terre... ma prima c'è l'attraversamento del passo Cento Croci, che si rivela sorprendentemente divertente, specialmente nella discesa piena di tornanti verso La Spezia.

Quando arrivo a Portovenere, il tempo si è però fatto torrido... ma il vero problema è la fiumana di villeggianti che intasa le località di mare. Certo, le strade che serpeggiano a picco sul mare sono assolutamente spettacolari, con tratti assolutamente memorabili, come la cascata di tornanti strettissimi che precipita verso l'abitato di Vernazza. Però i borghi sono davvero poco godibili... non solo per il traffico che costringe a lunghe code in entrata e uscita, ma anche per la quantità di bagnanti e villeggianti, che tolgono davvero tanto alla suggestione dei luoghi.

Arrivato a Levanto, l'impressione è quella di essere a Lignano nell'ora di punta; mio malgrado mi rassegno a lasciar perdere... non oso nemmeno pensare come saranno più avanti Portofino o Rapallo. Rinuncio quindi del tutto alla costiera: magari tornerò in una stagione meno "turistica"

Un po' a malincuore decido quindi di staccarmi dalle coste, e quindi escudere un valico verso la Francia a Ventimiglia. Mi alzo invece verso Cuneo, e del tutto per caso finisco per trovarmi un hotel in un borgo meraviglioso su un cocuzzolo in mezzo alle colline, nelle Langhe, dove peraltro si mangia pure benissimo. Tutto bene, ma dopo tutti i tornanti fatti oggi, un altro giro di saliscendi me lo sarei evitato... :)


Oggi è tutta così
Creuza de ma
Il territorio delle Cinque Terre
E' affollato pure il mare


lunedì 16 agosto 2021

Giorno 1: Jesolo - Torrile

Pronti per un nuovo giro che, complice l'incertezza sulle normative covid, è senza dubbio il più improvvisato ed estemporaneo. L'idea sarebbe quella di arrivare fino alla Spagna del nord, in zona Oviedo, ma le incognite sono parecchie, e i cambi di programma assolutamente nel conto. Per iniziare in sicurezza, un paio di giorni al mare con gli amici ci stanno senza troppi dubbi... oggi però dirigo la moto genericamente "verso Ovest". Dovendo passare dalla Liguria, perché non percorrere le strade delle Cinque Terre?

La prima tappa è comunque di puro trasferimento, con poco da raccontare (e zero foto!)... arrivo in prossimità di Parma per affrontare domani i passi appenninici verso La Spezia. Visto il caldo di questi giorni, iniziare alzandosi un po' di quota non mi sembra una brutta idea.

Km: 256