giovedì 11 agosto 2016

Giorno 10: Heiterwang - Udine (fine)

È l'ultimo giorno di viaggio, e almeno il mattino mi saluta con qualche raggio di sole. Ci voleva, dopo la lavata di ieri. Ne approfitto e  mi attardo a fare qualche foto all'Heiterwangersee, finalmente con una buona luce.

Poi via, lungo il Fernpass, fino a Innsbruck, e dritto a Kitzbuhel... i nuvoloni diventano neri e la temperatura precipita, quindi imbocco a tutta la Felbertauernstrasse senza fermate se non per la benzina, e quando arrivo all'imbocco del tunnel inizia... a nevicare!

Percorro tutto il tunnel pensando a cosa fare all'uscita, ma per fortuna dall'altra parte è tutto sole e cielo azzurro... in tutta tranquillità arrivo a Lienz, poi i tornanti del Plockenpass... appena una piccola sosta tecnica alla mitica macelleria Lazzara di Paluzza :) ed è subito casa.

Sono circa 410km (tosti) e portano il totale conclusivo a (ipotetici) 3200... però! A farli sembravano meno. L'ultima foto è dedicata al contachilometri del Transalp, caduto nell'adempimento del proprio dovere. :)

Non resta che passare ai saluti e ai ringraziamenti agli amici che mi hanno sostenuto, a Piccia, Morghi e Grego che ho inseguito lungo tutto il Belgio (ma alla fine siamo riusciti a trovarci) e a tutte le simpaticissime persone che ho conosciuto durante il viaggio, e dedicare un pensiero affettuoso al fedelissimo Transalp, col quale potrebbe essere stato l'ultimo viaggio insieme, ma che anche stavolta mi ha riportato a casa nonostante tutti i suoi acciacchi.

Un pensiero assai meno affettuoso all'ente manutenzione strade belga (davvero, ragazzi, al confronto fate sembrare l'ANAS una confraternita di geni dediti al bene dell'umanità! :) ), alla app di blogger che dopo 3 anni continua a far schifo, e alle abbazie che chiudono il Lunedì. :P 

Infine un saluto e un ringraziamento particolare a tutti voi che mi avete seguito fin qui. Al prossimo viaggio!

mercoledì 10 agosto 2016

Giorno 9: Metz - Heiterwang

Poco da raccontare oggi, pura tappa di rientro.

Giusto il tempo (era doveroso, trovandosi "da quelle parti") di fare un salto a Strasburgo. Lo scopo? Ovviamente controllare che il negozio del Maitre Boulanger dove avevo mangiato, 3 anni prima, il miglior croissant della mia vita, sia ancora lì in attività. Lo è e fa anche un altro mucchio di cose buonissime. :)

Sistemato a dovere anche per il pranzo, visto che per il pomeriggio è prevista pioggia in mezza Europa, taglio corto e decido di sparare a tutta velocità qualche centinaio di km di autostrada verso l'Austria, nella speranza di stare davanti al fronte nuvoloso. Le nuvole inizialmente sembrano ben poco minacciose, ma poi si fanno parecchio cupe e sempre più vicine.

Il rimpiattino finisce in Baviera e ovviamente vince la pioggia. Batte forte, e devo tirar fuori la tuta impermeabile che finora era rimasta impacchettata. In meno di un'ora di pioggia pungente sono in salvo nella valletta di Heiterwang, ma parecchio umido e intirizzito.

Speriamo meglio per domani, ma ormai casa è vicina e da qua il Transalp conosce la strada...

Km circa 530. (Originariamente pubblicato senza foto, causa la disastrosa banda (non) disponibile da queste parti).

martedì 9 agosto 2016

Giorno 8: Mechelen - Metz (Chimay)

Se ieri ero stato sfortunato con il giorno di chiusura, oggi mi va invece di lusso in quanto è proprio uno dei giorni in cui la Het Anker organizza una visita guidata al birrificio, che mi fa da albergo. Colgo al volo l'occasione, e dopo una visita lampo alla folle cattedrale di Mechelen, posso vedere lo stabilimento da dentro, passando tra i macchinari e assaggiando addirittura i malti, luppoli e aromi usati nella produzione delle Gouden Carolus.

Tutto molto bello (compresa l'ovvia degustazione finale)  non fosse che una piccola parte del gruppo finisce impiastricciata da capo a piedi di grasso per motori... indovinate a chi tocca? :) Per fortuna salvo il giaccone, per il resto si offrono di pagarmi la pulitura e mi regalano una maglietta delle loro... molto corretti.

Fatto sta che tra visita, degustazione e cambio di vestiario, finisco per partire piuttosto tardi per l'ultima tappa Belga: Chimay. Il nome è ben noto a chiunque ami la birra, ma nel paese, oltre all'abbazia ci sarebbe anche un castello interessante. Amen, punto direttamente sull'abbazia... e finalmente questa è visitabile! In effetti solo attorno al chiostro esterno e alla chiesa, ma è tutto molto suggestivo e ben tenuto e la luce splendida, quindi devo approfittarne per un qualche giga di foto. :)

Infine non resta che dirigersi, come ormai di consueto, al vicino spaccio per un "assaggio" delle quattro Chimay (di cui una non si trova facilmente fuori di lì) perfettamente abbinate a quattro favolosi formaggi trappisti. Mangjà e murì!

E così, in gloria, finisce il mio giro del Belgio. Il confine francese è a un passo e mi metto in sella per iniziare il viaggio di ritorno, decidendo di passare per Metz senza particolari motivi se non la posizione a metà strada... e invece la sorpresa più bella del giorno è proprio questo ultimo tratto di strade nella campagna francese... un vero spettacolo di strade "da moto", tutto curvoni, colline e panorami immensi, colorato della luce del tramonto. L'ultimo pezzo è di autostrada e zone industriali, ma quasi dispiace essere arrivati.

Km potrebbero essere circa 400.

lunedì 8 agosto 2016

Giorno 7: Anversa - Mechelen (Achel)

Confidando che, come al solito in questi giorni, il cielo grigio del primo mattino si apra più avanti nella mattinata, mi fiondo verso il confine olandese, in direzione Achel, un'abbazia talmente sul confine che, avendo un entrata in Belgio e una in Olanda, in passato si è mantenuta con il solo transito delle merci... una sorta di duty-free shop ante-litteram :)

Il confine si attraversa impercettibilmente, non fosse per il panorama più piatto, i campi di fiori, i mulini a vento... ok siamo proprio in Olanda :) e quasi mi aspetto la gente con gli zoccoli di legno per completare i luoghi comuni. La sorpresa che mi aspetta è invece la prima delusione del viaggio: l'abbazia sarebbe una delle poche che ha un suo spaccio con prodotti tipici (le birre leggere che bevono i monaci) e la possibilità di vedere una parte del birrificio, solo che il Lunedì è tutto chiuso. :(

Amen! Un po' scornato, non mi resta che fotografare un po' i dintorni (zona di palude parecchio selvaggia e a modo suo bellissima), e approfittare dello sconfinamento in zona olandese per consolarmi con una vecchia amica: la Hertog Jan, qui in versione stagionale alla spina. Il baretto è simpatico nonostante strani frequentatori (militari olandesi venuti al bar... col carro armato! Sono Pazzi Questi Olandesi!) quindi mi fermo un po' a gustarmi anche una formidabile Tripel Karmeliet.

Con l'umore decisamente migliorato decido di anticipare una tappa che era prevista per l'indomani: le rovine dell'abbazia di Villers-la-ville. Altra rata di ma nel paesaggio di questa regione perfino l'autostrada sembra più bella, e le rovine (consigliatemi da Morghi e compari) valgono davvero la visita. Un posto di una suggestione rara, pane per i denti di un buon fotografo... quindi io dovrei lasciar stare :P ma ci provo ugualmente, con alterne fortune.

Concludo la giornata rientrando un po' verso nord, a Mechelen, dove si può pernottare DENTRO la birreria Het Anker (altra gran dritta dei 3 geniacci), nientemeno che  gli inventori della Gouden Carolus. E qui tocca una mostruosa degustazione di prodotti della casa accompagnata da una pentolata di cozze secondo la ricetta del posto.

Per dire del livello del posto, basta l'ultima foto... sì è un distributore automatico di birre da meditazione a disposizione dell'albergo... poi vuoi non dormire bene? ;)

Km circa 250

domenica 7 agosto 2016

Giorno 6: Anversa (Westmalle)

Il programma del mattino prevede di incontrarsi con 3 amici (Piccia, Grego e la Morghi), pure loro in viaggio "spirituale" in Belgio :P e visitare insieme il birrificio De Konink... confesso che manca poco che non mandi all'aria tutto litigando con la regolazione della sveglia, ma ce la facciamo lo stesso, e alla fine la visita si fa. Grazie della pazienza e della compagnia, ragazzi!

Devo dire che quelli della De Konink hanno fatto un lavoro coi fiocchi per rendere interessante il giro dello stabilimento, che merita, ma il pezzo forte, ovviamente, è comunque la degustazione finale. Ci arrivano la classica De Konink (valida birra più da pasto che da meditazione), la tripla d'Anversa (di gran carattere e straordinari profumi) e nientemeno che una sorta di esperimento del giorno (agrumata, molto promettente). Su felicissimo input della Morghi, ci abbiniamo dei formaggi tipici... meravigliosi!

Il tempo di salutare gli amici, in rientro verso l'Italia ( e ricevere in eredità nientemeno che 2 rarissime bottiglie di Westvleteren... che dire, grazie di nuovo!) e si parte per la seconda tappa del giorno: l'abbazia di Westmalle.

Ancora una volta, l'abbazia è fuori mano, persa in un paesaggio strepitoso: campagne e boschette solcate da lunghissimi sentieri interamente alberati di querce secolari, che fanno quasi rimpiangere di non avere una bici.
E ancora una volta, purtroppo, non si può visitare il complesso religioso... ma a poca distanza c'è nientemeno che un "caffè trappista", in cui si possono assaggiare la dubbel e la tripel di Westmalle accompagnate da specialità locali. Le due birre si trovano anche in una strana versione mescolate insieme, tipica del posto. A parer mio sono meglio divise, e mi tocca provare entrambi gli assaggi per esserne sicuro. ;)

Con una merenda così, non devo preoccuparmi della cena, quindi mi attardo a fotografare i dintorni (e a smaltire le birre :) ), prima di tornare in albergo e affrontare il problema più difficile della giornata... cosa fare delle 2 Westvleteren! :P

Km: 80 circa




sabato 6 agosto 2016

Giorno 5: Bruxelles - Anversa (Westvleteren)

Da Bruxelles a Anversa la strada sarebbe pure poca, se uno non la facesse passando da Westvleteren, nelle fiandre occidentali. :) E d'altro canto è una tappa irrinunciabile, in quanto lì si produce l'unica delle birre trappiste belghe che si può degustare solo sul posto, vista la produzione bassissima.

Quindi, anche se su Bruxelles si è abbattuto un vento gelido, il tempo di smontare la tenda e si va, Dura poco comunque, e quando esce il sole si può apprezzare tutta la bellezza del paesaggio della campagna belga.

Già, perché di aperta, apertissima campagna si parla, con più trattori che turisti... l'abbazia è veramente "in the middle of nothing" come mi dice un olandese habitué del posto. Lui la birra la ordina settimane prima e se ne può portar via un paio di casse... a noi poveri mortali non resta che "accontentarci" di una magnifica degustazione dei patè, formaggi e birre dell'abbazia, ben consigliato da una meravigliosa coppia di ottuagenari del posto, che scolano tripel come se fosse acqua minerale. Beati loro, io riesco ad assaggiare la blanche e la tripel... la dubbel proprio non ci sta, onde evitare di finire la corsa nel primo fosso. :P

Comunque, lo stato di assoluto benessere è tale che, come non mi capitava da tanto, spengo il navigatore e lascio andare la moto alla deriva, tra campi, boschetti, mulini a vento e paesi di mattoni che paiono fatti col lego.

Ad un certo punto del pomeriggio, comunque, tocca allungare per Anversa, quindi autostrada fino all'albergo, dove chiudo la serata presto... la stanchezza comincia a farsi sentire e domani il programma è impegnativo.

Km: circa 280.

venerdì 5 agosto 2016

Giorno 4: Chassepierre - Bruxelles (Rochefort)

Al mattino, il tempo è, se possibile, perfino più grigio del giorno prima, tanto che inizio una nuova sessione fotografica "lapidi e cimiteri"... ma ovviamente  mi stufo subito e punto il Transalp verso la seconda abbazia trappista del giro: Rochefort.

La strada attraversa le Ardenne serpeggiando tra boschi e vecchi borghi, e sarebbe veramente gradevole, con un po' di luce e qualche grado in più, quand'ecco, poco prima di Rochefort, il primo avvenimento della giornata: il cielo si fa azzurro e finalmente si vede un po' di sole.

Meglio godersela finché dura, quindi indugio a passeggiare nel parco circostante l'abbazia e visito la chiesa, unica parte aperta al pubblico. E qui, secondo avvenimento: riesco a vedere questi mitici frati trappisti. Che qui non solo si fanno vedere in forze, ma intonano, nella pazzesca acustica della loro chiesa, una liturgia in canto gregoriano, da brividi.

Non resta che completare l'opera rientrando in paese per una degustazione delle 3 birre dell'abbazia accompagnate da formaggi e salumi trappisti, sotto un sole che finalmente splende deciso. Gioia e gaudio. :)

Quasi a malincuore, nel pomeriggio inforco la moto e vado verso Bruxelles. Non ripeterò cosa penso di questa "accogliente" città, ma così posso approfittare del camping frikketone di 3 anni fa, e delle tante lavanderie a gettone dei dintorni. Ma soprattutto posso finalmente assaggiare la tipica birra di Bruxelles, che mi ero perso l'altra volta, l'asprissima "gueuze".

Notevole ma non fa per me... mi tocca proprio farla seguire da una strepitosa St. Feuillien... ach, che disdetta... :P

Km: direi 150, ormai si va a occhio...

giovedì 4 agosto 2016

Giorno 3: Biersdorf am See - Chassepierre (Orval)

Al risveglio il tempo è talmente grigio che non mette alcuna voglia di visitare i dintorni di Biersdorf. Inoltre, vorrei sistemare il guasto al tachimetro... fortunatamente i gentilissimi ragazzi dell'albergo mi trovano un grosso meccanico e concessionario Suzuki a pochi km. Sfortunatamente il guasto si rivela irreparabile senza un apposito ricambio Honda, quindi se ne parlerà di ritorno in Italia.

Poco male, comunque posso puntare verso il Belgio... nonostante il navigatore, forse in vena di vendetta, mi sbatta senza soluzione di continuità tra una superstrada e una stradina di bosco. (!) E i boschi, tra il Palatinato e il Belgio abbondano davvero, ma a bordo di un Transalp perfino le curve bagnate in mezzo alla boscaglia sono un piacere.

In Belgio, sempre accompagnato da un tempaccio, arrivo non incidentalmente dal lato dell'abbazia di Orval, dove posso finalmente cominciare il giro di assaggi. ;) Niente male la birra accompagnata dal formaggio, anch'esso dell'abbazia. Ma assolutamente eccezionale la versione "vieux" invecchiata almeno 6 mesi in bottiglia (essendo una rifermentata la differenza si sente tutta), che però occorre saper versare per non fare un pastroccio. :)

Tra una visita all'abbazia e una degustazione, mi resta il tempo per qualche foto tra i bellissimi paraggi di Florenville, anche se la luce grigissima sembra adatta solo al genere deprimente: tronchi marci, corvi, cimiteri e compagnia. Provo comunque a cavare qualcosa di meglio prima di arrendermi e ritirarmi nel borgo di Chassepierre, dove ho trovato una simpatica pensione.

E qui, tra l'anatra cotta nella Kriek, una pur sempre buona Duvel, e un'altra Orval vieux, cosa chiedere di più?

Km: circa 200, ormai mi tocca tenere il conto a occhio.

mercoledì 3 agosto 2016

Giorno 2: Augsburg - Biersdorf am See

Sveglia di buon mattino, e parto subito in direzione nord. L'idea è quella di approfittare della giornata soleggiata per visitare la cittadina di Dinkelsbuhl, come raccomandato da Marco e Chiara, prima di puntare verso il Belgio.

Devo dire che il consiglio era ottimo, non solo per Dinkelsbuhl in se, che pure è un tipico borgo antico bavarese che merita assolutamente, ma anche e soprattutto per il tragitto di arrivo, che in effetti sarebbe il tratto nord della Romantischestrasse. "Sarebbe" perché prima bisogna convincere il navigatore a stare alla larga da statali e autostrade. Ma una volta "convinto" usando il pulsante di spegnimento ;) la strada ricambia la maggiore lunghezza con un tragitto tutto curve e colline a misura di moto, tra borghi e castelli. Qua bisogna assolutamente tornare con più calma.

Per oggi invece i piani sono diversi, quindi, scattata una mezza carrettata di foto e rifocillato a wurstel di Norimberga, è tempo di imboccare l'autostrada in direzione ovest, per una lunga e abbastanza noiosa tirata. Qui poco da segnalare se non il primo cedimento del fedelissimo Transalp: resta infatti fermo il tachimetro, comunque sostituito dal navigatore, quindi niente di grave.

Arrivo senza altri problemi a ridosso del confine belga, in un paesetto scelto... semplicemente perché mi ispirava il nome :) Bello l'albergo (che dimostra qualche secolo in meno della scalcinata locanda di ieri), bella la cena (una MOSTRUOSA schnitzel fritta e poi avvolta in prosciutto cotto, formaggio fuso e funghi! ), belli si direbbero anche i paraggi. Ma quelli domattina.

Km percorsi 500... e rotti, dal momento che col tachimetro è andato anche il contachilometri. :(

martedì 2 agosto 2016

Giorno 1: Udine - Augsburg

Il tempo di infilare nelle valigie le ultime cose che mancano (e toglierne altrettanto, visto che lo spazio è quel che è ;) ) e si parte.

La prima tappa è poco più che un puro trasferimento da un posto all'altro, ma si cerca comunque di renderlo  meno noioso evitando le autostrade. Scelgo ovviamente la Felbletauernstrasse per attraversare l'Austria, che tra tornanti e vedute tipiche non delude mai. Complice anche qualche bello sprazzo di sole, anche se ci sono passato tante volte, non fermarsi a fare qualche foto è impossibile.

Decido di evitare di pernottare ad Heiterwang, nonostante sia parecchio affezionato alla piccola vallata tirolese, per allungare maggiormente verso nord. Dal confine tedesco è quindi tutta autostrada fino a Augsburg... tanto ora il panorama è parecchio meno spettacolare e il cielo è plumbeo, quindi non viene nemmeno voglia di fermarsi.

A Augsburg incoccio, un po' fuori mano, un'antica ed economicissima locanda bavarese che, incastrata tra un Burger King e un Ikea, sembra davvero fuori posto. Arredi e impianti sembrano d'epoca pure loro, ma almeno è pulita e si mangia bene.

Km percorsi: 433 e siamo appena all'inizio.


lunedì 1 agosto 2016

Si riparte

Dopo la bellezza di 3 anni dall'ultimo aggiornamento (una vita :) ) siamo nuovamente sulla linea di partenza.

Non che in questi anni si sia stati fermi, anzi, tra Baviera, Austria, Svizzera e Slovenia non sono mancati i km macinati. Ma tra i percorsi un po' più brevi, e lo scarso estro del narratore, il blog era rimasto un po' abbandonato.

Ora il tragitto potrebbe essere più tosto, fino (se ci si riesce) fino alle abbazie belghe, celebri luoghi di meditazione spirituale... o meglio, di spiriti da meditazione ;) quindi perché non riesumare il blog?

Il giorno prima della partenza promette bene, salutato da un arcobaleno assolutamente spettacolare... quantomai beneaugurante!