venerdì 23 agosto 2013

Tirando le somme...

Beh, che dire, il viaggio è finito, e adesso non resta che sistemare (e pulire, vedi foto :) ) l'attrezzatura, e riordinare le foto e i bellissimi ricordi. Come esperienza è stata fantastica e casomai il problema è ritornare al "mondo precedente"... perché, in effetti, da un bel viaggio si torna sempre un po' cambiati, e per qualche giorno riprendere la propria vita lascia la sensazione di indossare un vestito non più della propria taglia.

Al di là di questo, per essere la prima esperienza del genere direi che è andata alla grande, perfino fortunata. D'accordo qualche cosetta dimenticata a casa, un po' di organizzazione migliorabile, ma per il resto: non un incidente, neanche lieve, non un raffreddore o un mal di schiena, non un temporale... insomma niente di tutti gli imprevisti che sono già sgradevoli nella vita quotidiana, ma che possono completamente rovinare un viaggio, in particolare da soli. E viaggiare da soli ha il suo fascino, eccome! Anche se, a dire il vero, volendo riprovare l'esperienza (anche subito! :) ) non sarebbe male stavolta provare com'è in compagnia... vedremo.

Visto che si diceva di tirare le somme, provvediamo:
12 giorni di viaggio (per essere precisi: 274 ore via da casa).
3956km percorsi in sella al fido Transalp, per un totale di quasi 330 al giorno.
1963 foto nella memory-card della Pentax (di cui la gran parte autentici aborti! ;) ) ossia 10GB tondi.
10 persone care visitate e un'infinità conosciute per strada.
6 paesi, con 10 passaggi di confine.
3 valute diverse (di cui adesso ho spiccioli d'avanzo :) ).
1 solo rimpianto... aver dovuto tornare. :)

Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno ospitato nelle loro case o dedicato il loro tempo (gli zii Giovanni e Sonia, Mattea (e Mattia :) ), Cristian, Claudia e Alessandro, Francesca e Max, Cristina): siete stati la parte più bella, e il vero motivo del viaggio! Un saluto e un ringraziamento anche a tutti voi che state seguendo (o seguirete :) ) il viaggio sul blog, e magari, chissà, vi farete ispirare a provare anche voi a partire all'avventura.
Al prossimo viaggio!

giovedì 22 agosto 2013

Giorno 12: Lucerna - Udine

Mi alzo ancora piuttosto acciaccato, se non nel fisico (reggo meglio del previsto i chilometri), nel morale. Per cui, anche se di strada da macinare per oggi ce ne sarebbe, mi prendo l'intera mattinata per una sessione fotografica dei dintorni, approfittando della giornata di bel tempo. Soleggiata sì, ma piuttosto fosca, quindi decido di lasciar perdere il lago (niente riflessi cristallini oggi) anche perché le mie peregrinazioni alla ricerca di un posto per dormire, la sera prima, mi hanno portato piuttosto lontano. Costringo quindi il Transalp ad arrampicare su viuzze in salita e sentieri di bosco (non proprio la sua specialità) alla ricerca di angoli panoramici... e la zona vicino a Schwytz non mi delude. :)

Approfittando della foschia per sperimentare controluce ed effettti strani (non con grandi risultati, perlopiù :) ) la mattinata passa veloce, ed è tempo di mettersi in marcia: autostrada verso Davos, e da lì in direzione Merano. Mi fermo a mangiare un boccone in autogrill, ed incoccio proprio Heidiland, di cui Max mi aveva parlato: un parco a tema dedicato a Heidi! Imperdibile (?) l'orologio animato dell'autogrill, che ogni mezz'ora mostra il teatrino con Heidi, Peter e la capretta, il tutto con la sigletta di sottofondo che ben conosciamo anche in Italia... se mai avessi avuto bisogno di una scorta di pacchianeria, ora sarei a posto per 6 mesi. :)

Lascio l'autostrada per il clou della giornata, i due passi che mi separano dall'Italia: il Fluela (2383m, mica male) e il Forno (2149m). Impegnativi, d'accordo, ma mi sembrano nettamente più facili dello Spluga fatto all'andata. Paesaggisticamente però , soprattutto il primo, altrettanto spettacolari. Purtroppo il motore del Transalp non sembra gradire il cambiamento di pressione atmosferica, e nell'ultimo tratto di entrambi i passi eroga come una vecchia caffettiera... ma alla fine mi porta su ugualmente. Subito dopo la discesa del passo del Forno, arriva il confine, e lascio la Svizzera con una domanda che mi arrovella (vedi foto): ma perché serve un referendum per legalizzare i Bratwurst?! Sono Pazzi Questi Svizzeri. ;)

Entro in Val Venosta e mi trovo subito imbottigliato in coda per decine di chilometri... in tutto il viaggio non mi era mai successo se non per lavori in corso... che dire: bentornato nella terra dei cachi! :(
Almeno ho il tempo per guardarmi intorno; sono bei posti, ma a questo punto sento aria di casa e voglio arrivare. Appena riesco a entrare in autostrada il traffico cala e si va; arrivo sulla A4 e quella la conosco bene... la faccio tutta sulla corsia di sinistra, un panino all'autogrill, e, come il treno della canzone di De Gregori "niente più fermate, neanche per pisciare, si va dritti a casa". Scrivo questo posto dal divano di casa... bello viaggiare ma mi era mancato. :)

km percorsi: 720, considerate anche le salite! E scusate se è poco! :)

mercoledì 21 agosto 2013

Giorno 11: Châlons-en-Champagne - Lucerna

La zona dello Champagne, che non era nemmeno nel piano iniziale, si rivela la più bella per quanto riguarda l'aspetto "motoristico" del viaggio... il paesaggio è quello a lunghi saliscendi reso celebre dal tour de France... campi coltivati e boschette in spazi immensi, ondulati di colline dolci, le cui cime riservano, dopo ogni salita, un panorama mozzafiato.

Le zone più belle sarebbero addirittura più a nord, ma mi porterebbero parecchio fuori percorso: mi concentro cosi sulla zona sud, attorno a Vitry-le-François: è un fiorire di paesetti magnifici, ognuno con la sua chiesa antica, uniti da stade tutte curve sulle colline, che rendono la guida del Transalp una vera gioia. I panorami che si aprono, tra colline a vigneto e fossi verdeggianti, invitano a fermarsi spesso per i soliti Giga di foto. Arriva così ora di pranzo,  e, dopo aver fatto onore al "Taboule" (o Tabulée, o Taboulaix, o comunque lo scrivano :) ) di una minuscola trattoria di paese, tempo anche di tornare verso sud.

Decido rapidamente di provare un rientro in due sole tappe... un azzardo, visto il numero di km, ma la giornata di ieri mi conferma di poterne percorrere anche parecchie centinaia di fila senza troppi problemi, quindi via di nuovo verso la Svizzera (per la quale ho già la "vignetta :) ). Attraverso i Vosgi (altra zona che meriterebbe un ritorno, incredibile il profumo che si respira nell'aria) e punto verso Basilea e infine Lucerna. Ammiro i raggi del sole tramontante illuminare d'oro le vallate attorno al lago e mi mangio le mani per essere intrappolato in autostrada e non poter scattare foto. Ma domattina spero di avere occasione di rifarmi.

A questo punto comincia ad andare tutto storto: il camping su cui puntavo chiude la reception prima del mio arrivo, l'hotel di ripiego che prenoto online, non è raggiungibile in moto ma solo con un trenino la cui ultima corsa è partita 3 ore prima (!) Di alberghi in zona ce n'è pieno... ma a 700 euro a notte (!!) Infine trovo un ostello-pub per saccopelisti, gestito da due ragazzi disponibilissimi, nel quale poter passare la notte. Ma vado a letto con la sensazione di non averne combinata una giusta.

[edit messo talmente bene che dimentico la distanza: 649km! Hai voglia a esser stanco]


martedì 20 agosto 2013

Giorno 10: Milton Keynes - Châlons-en-champagne

La giornata non inizia proprio alla grande... nessun problema vero ma, nonostante la giornata cristallina e i panorami incantevoli della valle del Tamigi, non riesco a prendere il ritmo. Mi ci vuole tutta la mattinata per arrivare da Milton Keynes a Aylesbury, di cui un'ora per fare le prime 9 miglia. :( Il problema non è il Transalp, ma il suo pilota: la verità è che tornare indietro è proprio l'ultima cosa che vorrei fare...

Nonostante il cuore pesante, almeno l'andatura mi consente di scattare un mucchio di foto a tutti i paesetti tipici sul tragitto, finalmente immersi in una luce perfetta. A Aylesbury visito la chiesa anglicana, scoprendo così che in Inghilterra nessuno considera strano aprire un caffé dentro una chiesa antica (!) ne si sente a disagio a ordinare un the mentre accende un cero, o sorseggiarlo scorrendo la lista delle messe a suffragio, o comodamente seduto sulle lapidi del cimitero storico adiacente... mah! :)

A quel punto si è fatto mezzogiorno... tempo di farsi forza e aumentare l'andatura. Imbocco l'autostrada... verso Dover.  Infatti alla lista di panorami classici scattati in questo viaggio non poteva mica mancare il mare :) per cui, se all'andata avevo fatto l'eurotunnel, al ritorno scelgo il traghetto. Spettacolare rilassante ed economico, ma tra procedure di imbarco, attesa, e viaggio, van via le ore (una pure per il fuso orario che mi rema contro :) ) e quando esco è ormai sera.

Non ho scelta se non scatenare il mezzo sulla "autoroute des Anglais" sempre al filo dei limiti di velocità e macinare chilometri fino alla valla dello Champagne... arrivo abbastanza a pezzi ma incoccio uno strano hotel ultraeconomico (ricorda il "cube" di Pramollo) e posso riposare la schiena. La valle è bellissima, mi diceva il ducatista del Sussex che avevo conosciuto sulla navetta dell'eurotunnel... ma questo lo vedremo domani.

km percorsi: non ho controllato... ma tanti :) [edit 587km. Tanti, sì, in un sol colpo]

PS mi sono accorto di aver caricato delle foto sbagliate negli ultimi giorni: purtroppo la app di Blogger è comodissima, ma molto incompleta. Sistemero da un vero PC una volta a casa.

lunedì 19 agosto 2013

Giorno 9: Londra - Milton Keynes

Per quanto Londra sia una città straordinaria, e meriterebbe assolutamente altri giorni di visita, potrò anche farli più avanti tornando in aereo. Potendomi muovere autonomamente in moto, meglio approfittarne per un giro nella campagna inglese... parto da Londra di buon mattino punto quindi verso nord (per l'ultima volta) in direzione di Milton Keynes.

Immediatamente mi accorgo di una differenza sulle strade: è Lunedì, giorno feriale e il traffico è decisamente aumentato. Combatto con il navigatore per convincerlo a mandarmi fuori da autostrade verso stradine più tipiche e meno trafficate... per un po' ce la faccio, e approfitto della giornata luminosissima per scattare un serie di vedute splendide, poi vince lui :) e mi dirotta sull'autostrada per Milton Keynes. Nonostante si tratti di una cittadina costruita pochi decenni fa (basti dire che al posto del centro storico, ne ha uno commerciale), perfino in piena zona industriale si trovano meravigliosi parchi con stagni e ombra dove godersi un pranzo al sacco.

Il pomeriggio proseguo l'escursione nei dintorni, tra borghi nuovi (ma comunque caratteristici) e la campagna e i suoi mille campi da Golf, Cricket, e ogni altro sport praticato (e di solito, inventato) dagli inglesi. Cena tipica, a base di carni, salsine, e la ormai tipica "ale" (c'è pure la salsa alla menta! Impossibile non farsi tornare in mente le battute di Asterix sul "cinghiale bollito e cervogia tiepida" ;) ). Tempo di tornare in albergo sfidando le decine di rotonde di Milton Keynes, tutte da prendere alla rovescia, e riposare un po'. Questa è l'ultima tappa verso nord... da domani si rientra.

km percorsi: un centinaio circa. [edit MIGLIA, non chilometri! :) Sono circa 160km ]

domenica 18 agosto 2013

Giorno 8: Londra

Londra non è certo città che si possa lasciarsi alle spalle di passaggio, così oggi lascio a riposo la moto e, raggiunto da Cristina, dedichiamo la Domenica a una passeggiata per il centro storico. Sistemati i biglietti dell'efficientissima metropolitana, si parte; quando emergiamo in prossimità della ruota panoramica sul Tamigi ci aspetta un tempo estremamente variabile, tipico del luogo, in un continuo alterarsi di momenti di pieno sole e di cupo con un vento teso e piuttosto freddo. Naturalmente questo vuol dire anche condizioni di luce in continua variazione, che rendono scattare le foto un'impresa... fortunatamente posso contare su un'ottima assistente e musa ispiratrice. :)

Il tragitto che seguiamo tocca mete abbastanza classiche: la ruota, il parlamento col Big Ben (che merita davvero l'appellativo di BIG!) , St Paul, la London Tower con annesso ponte mobile... ma lo facciamo a modo nostro, vagando dove ci porta l'ispirazione del momento, tra il lungofiume, giardini e vicoli interni, scoprendo così vedute originali e posti interessanti, come il pub, molto simpatico, dove ci fermiamo a mangiare. Bellissimo, anche perché questo modo di procedere ci porta più vicini alla vera città, di una bellezza assolutamente originale e vitale (tutta un'altra cosa da Bruxelles, insomma :) ), l'unico problema è che così allunghiamo le distanze, e  la passeggiata diventa una specie di marcialonga. :)

Per Cristina domani è giorno di lavoro, quindi dopo l'ultimo paio di giga di foto (non ce la farò MAI a sistemarle tutte :) ) rientriamo verso Euston, e ci salutiamo alla stazione. La stanchezza comincia a farsi sentire anche per il sottoscritto, quindi tempo di nanna... non prima di un'ultima birra tiepida, che quasi comincia a piacermi (quasi!).

km percorsi: zero sul contachilometri, un'infinità a piedi :)


sabato 17 agosto 2013

Giorno 7: Bruxelles - Londra

Ieri scrivevo che il quartiere universitario di Bruxelles sembrava un unico enorme centro sociale, ma quello che non immaginavo è che la gran parte della città assomigliasse al ripostiglio (o alla latrina) del centro sociale stesso. Brutta, mediamente sporca, e maltenuta da far vergognare pure chi ha visto il meridione d'Italia o i suk nordafricani, Bruxelles è, di gran lunga e senza dubbio, la peggiore città che mi sia capitato di vedere!

Vago per tutta la mattina qua e là cercando di farmi una ragione di quel che vedo, e scattando miriadi di foto per documentarlo. Sembra che alcuni edifici vengano tirati a lustro ogni giorno, mentre tutto il resto della città è lasciato alla rovina più assoluta. Ma il peggio è quel che le foto non possono mostrare: le urla impazzite del barbone nel silenzio alienante del quartiere dei grattacieli, lo sguardo di pietà che gli immigrati arabi, passando, rivolgono alle prostitute dentro le vetrine luride e arrugginite da cui vengono vendute, il puzzo incredibile di urina presente ovunque, anche in pieno centro storico. Quando mi accorgo che perfino le chiese storiche del centro sono state pulite solo per la parte frontale, mi passa la voglia di cercare i monumenti principali o l'Atomium... imposto il navigatore in modalità "portami via di qua", e scappo. Nessuna città mi ha mai fatto un effetto del genere, non dimenticherò facilmente la "capitale d'Europa" e i suoi magnifici scorci. Ve ne condivido qualcuno, ma temo che non rendano l'idea.

Infilo l'autostrada in direzione Calais, e mi rigenero con i panorami delle fiandre... arrivo in tempo sorprendentemente breve all'Eurotunnel e mi imbarco per l'Inghilterra. Notevole il sistema di treni navetta, e lascia pure tempo e modo per una chiacchiera insieme all'unico altro occupante del vagone per le moto: un simpatico motociclista del Sussex, sfegatato fan Ducati che mi riempie di consigli di viaggio, in particolare su come affrontare le strade inglesi. Il viaggio vero e proprio è brevissimo rispetto alle procedure d'imbarco: in un attimo scendiamo e... diluvia! E' solo per qualche km (pardon, miglio :) ) ma a quanto pare l'Inghilterra mi vuole salutare col suo tempo tipico. Il tempo di prendere la mano con la guida a sinistra e sono a Londra, dove le strade costringono a macinare miglia e miglia per fare distanze relativamente brevi in linea d'aria... poco male, arrivo comunque in albergo, e posso fare un primo giretto nei dintorni (da cui già si vede tutta la differenza da Bruxelles), mangiare in un locale tipico (ehm... ristorante etiope o kebab? Facciamo indiano :) ) e bermi una birretta tiepida (!) in un pub. Mi sento quasi già londinese. :)

km percorsi: 310. Più il tunnel ovviamente.

venerdì 16 agosto 2013

Giorno 6: Strasbugo - Bruxelles

Mi alzo di buon estro e desideroso di macinare chilometri, ma intanto una visita al centro storico di Strasburgo è dovuta. E in particolare alla cattedrale... beh, credetemi che le parole non bastano a descrivere quanto è GRANDE. E non è solo questione di dimensioni, è davvero un capolavoro del gotico, oltretutto inserita in un centro storico davvero tipico. Scattate le mie centinaia di foto :) mentre torno alla moto, noto l'insegna di uno che si propaganda come premiato "maitre boulanger". Piuttosto incuriosito provo ad assaggiare qualcosa... e scopro un nuovo significato della parola "croissant"! :) Ahime, temo che non potrò mai più mangiarne uno in Italia senza considerarlo solo una miserabile imitazione! Saccheggio il negozio procurandomi così spuntino, pranzo e merenda, e si va!

Se ieri l'umore mi portava a rallentare il passo, oggi preferisco andare... quindi seguo l'istinto e, per una volta, prendo l'autostrada in direzione nord. Del resto quel poco del panorama alsaziano che si vede passando, non mi ispira particolarmente, anzi, a dire il vero mi è familiare al punto che mi sembra di stare sulla A4. :) Spingo il Transalp ai limiti di velocità e, sfiorato il Lussemburgo, entro in Belgio. Tutta un'altra storia qui! Questo è posto in cui tornare, e non per un paio di giorni, ma per una vacanza intera.

Per ora mi godo quel poco che si vede dall'autostrada, fino a Bruxelles, dove trovo, incredibile a dirsi, nel pieno del quartiere universitario, un campeggio per scout, bikers, escursionisti e frikkettoni vari. Poco più che uno spiazzo dietro una chiesa, ma per 7 euro a notte, posso anche tenere la moto con me. Perfetto! Il quartiere sembra un enorme centro sociale, ma la popolazione è amichevole, e incoccio pure in una brasserie come si deve. Dopo un brasato alla birra e tre tripel, l'umore non si abbassa nemmeno quando comincia a piovere... del resto la tenda tiene benissimo, e posso dormire tranquillo. :)

Km percorsi 460... e 310 di ieri cominciano a fare un bel giretto. Ma fisicamente sto benissimo e non mi pesano.

giovedì 15 agosto 2013

Giorno 5: Zurigo - Strasburgo

Si era detto "risalire in sella"... e così sia. Salutati Max e Francesca (grazie davvero per l'accoglienza, ragazzi, mi avete fatto sentire uno di casa) lascio Zurigo, questa straordinaria città che ho tanto imparato ad apprezzare, e dirigo verso nord.

La giornata è spettacolare, luminosa e tersa, il cielo è altissimo e il motore del Transalp quasi canta ... esco appena possibile dall'autostrada per perdermi tra le stradine della campagna svizzera e i suoi borghi, verso le cascate sul Reno. Mi fermo ogni pochi chilometri a scattare qualche foto, e mi accorgo di non fare nessuna fatica a stare nei limiti di velocità: non ho nessuna fretta, e ogni intenzione di godermi il viaggio.

Arrivato a Neuhausen, visito le cascate... impressionanti, se non per il salto, per la massa d'acqua e la bellezza della valle. Dubito che le foto possano rendere lo spettacolo, e quel che si prova a sentirne il rombo e la pressione sulla pelle... ma io ci provo ugualmente e cocciutamente. :)
Dopo un pranzo a base di specialità del posto (carpa fritta... con le mandorle! Mica male!) riparto valicando subito il confine tedesco e, sempre schivando le autostrade, attraverso Triberg "capitale mondiale degli orologi a cucù" (così dicono loro... ma gli svizzeri saranno d'accordo? :) ) e l'intera foresta nera (altra zona paesaggisticamente bellissima) per poi, valicato il secondo confine del giorno, concludere la tappa a Strasburgo. Qui un po' pago lo scotto di viaggiare "come viene", e mi ci vogliono un paio d'ore a trovare un posto, dovendo pure far ricorso al mio scarsissimo francese. Ma alla fine un hotel fuori mano lo combino... costa poco ma non è neanche male. E poi domani si riparte.

Km percorsi... non ho guardato :D Aggiorno domani.

mercoledì 14 agosto 2013

Giorno 4: Zurigo.

Una delle cose più affascinanti di Zurigo è il suo essere città "portuale" grazie alla sua collocazione sul lago, e però contemporaneamente località alpina. Infatti, per quanto il suo monte principale (Uetliberg) arrivi a poco meno di 900m (secondo Max "una collina" :) ), siamo comunque in Svizzera, e basta appunto spostarsi verso l'Uetliberg per trovare piste di slittino, sentieri tra i boschi e fattorie degne di Heidi. :)

La giornata di oggi è similmente divisa tra la Zurigo alpina e quella lacustre. Di buon mattino, con Max e Francesca, prendiamo il treno che porta fin sull'Uetliberg, e da lì procediamo lungo il crinale, tra i boschi e malghe (ma con scorci continui della città e del lago sottostanti). Un'escursione su percorso decisamente mosso e lungo circa una quindicina di km... zero problemi per gli atleticissimi zurighesi (sempre intenti a correre ed allenarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte, tanto da far sorgere il dubbio: ma quando lavorano questi? :) ), ma anche noi teniamo botta bene e ci godiamo i numerosi scorci panoramici della città. Anche perché il posto è stupendo, e un tempo di sole e nuvole "alla Miyazaki", rende andare un vero piacere... e scattare centinaia di foto pure. :)

Scendiamo dall'Uetliberg con la funicolare, e da lì in centro perché si è fatta ora di pranzo e di assaggiare i bratwurst locali... e come dessert, parlando di vere specialità svizzere, cosa meglio un salto in cioccolateria, nientemeno che la mitica Sprungli? Questo tempio della cioccolata, vero metro della civiltà svizzera, meriterebbe da solo il viaggio. ;)

Il pomeriggio si passa dai monti al lago: giro in battello su lago costeggiando i più bei quartieri della città dall'una e dall'altra sponda, vera gioia per le foto, in mezzo ai soliti zurighesi che, mentre noi ci rilassiamo in battello, nuotano, remano, fanno sci nautico ecc.

Il resto del pomeriggio è dedicato a un po' di shopping tra le inavvicinabili vetrine di gioiellieri e orologiai, e più plausibili negozi di coltellini e gadget svizzeri, alla ricerca di qualche souvenir... che però abbia come principale (e non banale) requisito, di stare nella moto! Peccato, perché se fossi dotato di frigo, avrei direttamente saccheggiato la Sprungli. Amen, toccherà tornare per quello...

Cena a casa, in tranquillità, che domani è tempo di rimettersi in sella.

martedì 13 agosto 2013

Giorno 3: Zurigo.

Oggi svesto i panni del motociclista (letteralmente: via guanti, casco e giacca tecnica :) ) e indosso quelli del turista. Il Transalp può godersi un paio di giorni di meritato riposo, tempo invece di far lavorare la macchina fotografica. La città infatti si rivela da subito assolutamente particolare... la struttura, inaspettatamente, non è quella della capitale europea, ne di un borgo alpino. Cresciuta attorno alla "punta" del lago, ha un po' la disposizione a stradine e slarghi, a partire dalla sponda del lago verso le colline , delle città di porto come Trieste, ma le similitudini finiscono qui: a parte le zone costruite in finto-stile-tedesco all'inizio del 1900, il cuore della città è meravigliosamente e tipicamente svizzero.

Con Francesca a fare da ottimo Cicerone e approfittando di un sistema di trasporti pubblici notevole, la mattina giro del centro storico, veramente caratteristico e straordinariamente ben tenuto. Purtroppo il tempo mutevole e mediamente nuvoloso, con un variare continuo e imprevedibile di condizioni di luce, rende ottenere delle buone foto una vera sfida... provo  a compensare la qualità con la quantità, qualcosa si salverà.

Si avvicina l'ora di pranzo e raggiungiamo Max in Google per pranzare tutti insieme al "Milliways restaurant" (la "mensa" di Google... e qua chi sa cogliere... ;) ), poi visita guidata tra gli uffici e sopratutto le mille aree "particolari" dedicate ai googler. Non provo nemmeno a sintetizzare in un post quanto visto... basti dire che si tratta in ogni senso di un mondo a parte. :)

Niente foto all'interno degli uffici di Google, per motivi abbastanza comprensibili, così come all'interno del museo Rietberg, altro posto notevole, con la sua straordinaria collezione di reperti asiatici. Giornata conclusa da passeggiata sul meraviglioso lungolago, luogo prediletto di relax dei locali, cenetta in ristorante tipico, e passeggiata di rientro in collina nella "zona orti", dove i cittadini di Zurigo possono ottenere un lotto di terra da usare come orto o giardino... cosa che dà la misura di quanto sia unico nel suo genere lo stile di vita di questa città.

km percorsi zero... in moto. In quantità imprecisata a piedi, in compenso. :) E domani, si sale...

lunedì 12 agosto 2013

Giorno 2: Cassina de' Pecchi - Zurigo

E finalmente entriamo nel vivo del viaggio! Da Cassina a Zurigo via Lecco, poi costeggiando il lago di Como fino a Chiavenna, su e giù dal passo dello Spluga per arrivare infine a Zurigo.

Salutati Cristian, Alessandro e Claudia, di buon mattino si va. La parte italiana è stata stupenda: la Brianza e la zona di Lecco e Como possono apparire solo un grumo di fabbriche e centri commerciali, ma basta deviare un po' dalle strade principali e come per magia appaiono le oasi naturalistiche, i vecchi castelli. E perfino la gente cambia, come se insieme al paesaggio, anche le persone diventassero più naturali, più disponibili: la simpaticissima ciclista venuta dal Perù, il bambino che pesca, in cerca della sua lenza, i tanti "colleghi" motociclisti. E tante foto ovviamente, così come sulle selvatiche rampe dello Spluga, pane per i denti del Transalp. :) 

A 2120m, sul passo, fa decisamente fresco, ma il tempo tiene e l'attrezzatura anche: dopo un rapido ma lauto pasto a base degli ottimi hotdog preparati da Cristian con le sue mani... e dopo tornanti da averne abbastanza per qualche giorno :) si apre finalmente alla vista il primo panorama svizzero. In direzioni Saint Moritz prima e Zurigo dopo, si susseguono posti paesaggisticamente stupendi... non smetterei di scattare foto, dalle vedute alpine, ai laghi montani alle antiche torri d'avvistamento a guardia di vallate impervie. Ma è ora di puntare con decisione verso Zurigo, dove Francesca e Max mi aspettano. La prima impressione della città sul lago è ottima, ma avrò modo di conoscerla meglio... domani. :)

Altri 380km percorsi... fan quasi 800 in due giorni ma, anche fisicamente, va meglio del previsto.

domenica 11 agosto 2013

Giorno 1: Partenza! Udine - Cassina de' Pecchi

Bel tempo, giornata luminosa, caldo ventilato e gradevole... perfetto per mettersi in moto. Il mezzo è pronto, alla fine anche il bagaglio c'è stato (miracolosamente) tutto, che si può volere di più? Si parte!
Anche se la prima tappa è sorprendentemente breve... si fa sosta infatti a San Daniele per una "degustazione di prosciutto di compleanno". Devo dire, uno dei migliori modi di festeggiare un compleanno di cui ho ricordo. Si parte quindi praticamente da San Daniele, autostrada da Pordenone a Verona via Conegliano. A Verona vado a trovare la mia carissima cuginetta Mattea e il suo pargolo appena nato... bellissimo.
Approfitto della luce meravigliosa per un paio di scatti a Castel San Pietro, poi via in direzione Milano, dove, a Cassina de' Pecchi, mi aspettano gli amici Cristian, Claudia e Alessandro per concludere (senza foto, ma con un ottima cena in buona compagnia) alla grande la prima giornata di viaggio.
km percorsi:400... non male per cominciare. Ma domani si sconfina e si comincia a fare sul serio. Destinazione: Svizzera!

sabato 10 agosto 2013

Preparativi di partenza.

E così, si comincia da qui. Viaggio in Europa, 2 settimane a disposizione, tragitto da improvvisare, e due sole certezze: la moto e la macchina fotografica... oltre agli amici da andare a trovare, si intende. :)
L'entusiasmo non manca ma nel frattempo si disperde in mille controlli e preparativi prima di partire: documenti, soldi, attrezzatura da campeggio, e naturalmente la manutenzione del Transalp, la pulizia della Pentax e ogni altra varia ed eventuale. E, dulcis in fundo... trovare un posto per tutto il guazzabuglio di cose che "potrebbero" servire... mmm... forse è il caso di scegliere cosa lasciare a casa :)

Non ci starà mai...