mercoledì 14 agosto 2013

Giorno 4: Zurigo.

Una delle cose più affascinanti di Zurigo è il suo essere città "portuale" grazie alla sua collocazione sul lago, e però contemporaneamente località alpina. Infatti, per quanto il suo monte principale (Uetliberg) arrivi a poco meno di 900m (secondo Max "una collina" :) ), siamo comunque in Svizzera, e basta appunto spostarsi verso l'Uetliberg per trovare piste di slittino, sentieri tra i boschi e fattorie degne di Heidi. :)

La giornata di oggi è similmente divisa tra la Zurigo alpina e quella lacustre. Di buon mattino, con Max e Francesca, prendiamo il treno che porta fin sull'Uetliberg, e da lì procediamo lungo il crinale, tra i boschi e malghe (ma con scorci continui della città e del lago sottostanti). Un'escursione su percorso decisamente mosso e lungo circa una quindicina di km... zero problemi per gli atleticissimi zurighesi (sempre intenti a correre ed allenarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte, tanto da far sorgere il dubbio: ma quando lavorano questi? :) ), ma anche noi teniamo botta bene e ci godiamo i numerosi scorci panoramici della città. Anche perché il posto è stupendo, e un tempo di sole e nuvole "alla Miyazaki", rende andare un vero piacere... e scattare centinaia di foto pure. :)

Scendiamo dall'Uetliberg con la funicolare, e da lì in centro perché si è fatta ora di pranzo e di assaggiare i bratwurst locali... e come dessert, parlando di vere specialità svizzere, cosa meglio un salto in cioccolateria, nientemeno che la mitica Sprungli? Questo tempio della cioccolata, vero metro della civiltà svizzera, meriterebbe da solo il viaggio. ;)

Il pomeriggio si passa dai monti al lago: giro in battello su lago costeggiando i più bei quartieri della città dall'una e dall'altra sponda, vera gioia per le foto, in mezzo ai soliti zurighesi che, mentre noi ci rilassiamo in battello, nuotano, remano, fanno sci nautico ecc.

Il resto del pomeriggio è dedicato a un po' di shopping tra le inavvicinabili vetrine di gioiellieri e orologiai, e più plausibili negozi di coltellini e gadget svizzeri, alla ricerca di qualche souvenir... che però abbia come principale (e non banale) requisito, di stare nella moto! Peccato, perché se fossi dotato di frigo, avrei direttamente saccheggiato la Sprungli. Amen, toccherà tornare per quello...

Cena a casa, in tranquillità, che domani è tempo di rimettersi in sella.

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